trascrivo un pezzo del libro che sto leggendo (cucinando col fernet branca by james hamilton-patterson) che mi ha fatto ridere e ho pure imparato una cosa nuova sulla regione del Piemonte...casa mia!
"...A proposito dello champagne citato poco fa, mi viene in mente che l'unica cosa interessante imparata seguendo per diciotto mesi la polverosa scia dello svedese volante non ha assolutamente niente a che vedere con lui. Vi siete mai chiesti perchè grossi nomi come Moët et Chandon permettono che un sovradimensionato bottiglione del loro Premier Cru Brut des Bruts venga agitato e schizzato su un podio fino a esaurimento da parte di foruncolosi ragazzetti che preferiscono palesemente la Coca-Cola? Bene io me lo sono chiesto. Non è sicuramente un fatto pubblicitario data la preziosa esclusività del loro prodotto; voglio dire, "lo champagne schizzato dai campioni di Formula Uno" non è un'immagine funzionale a una vendita di alto livello, giusto? per soddisfare la mia curiosità sull'argomento sono riuscito a procurarmi l'accesso a queste sacre cantine disseminate di antiche e spesse ragnatele dove anziani accoliti si muovono lentamente nella fresca penombra impugnando candele e girando con perizia le bottiglie nel loro produttivo torpore. Ho scoperto così che ormai c'è in piccolo bunker di cemento vicino all'entrata, un locale annesso denominato "Dernier Cru Grands Prix Réserve", contenente quei particolari bottiglioni realizzati esclusivamente per gli eventi sportivi. Sorvegliati con cura per evitare che qualche esemplare possa finire sul mercato e quindi nelle mani di consumatori seri di champagne, i bottiglioni contengono in realtà spumante dolce di Asti, importato dal Piemonte, con l'aggiunta di anidride carbonica e altre sostanze chimiche in grado di produrre lo zampillo esplosivo di schizzi richiesto dalle telecamere. Sono contento di essere andato a fondo di questo piccolo mistero."